Il nostro quartiere tra “Ti ricordi…” e “Quel che sarà…”
Milano | Porta Volta – Giardino Crispi-Feltrinelli
16 gennaio 2020
Dopo anni d’attesa, cavilli burocratici, ritrovamenti archeologici (rinvenute porzioni delle mura spagnole), nel settembre scorso sono partiti finalmente i cantieri per ridisegnare il piccolo Boulevard lungo il fianco del palazzo Feltrinelli e viale Crispi a Porta Volta, un parco lineare di 3.300 metri quadrati progettato dallo studio Herzog&De Meuron e SD Partners.
Finalmente non vedremo più quel brutto muro e quel cartellone pubblicitario che incombevano tra il vecchio casello e la “punta” della piramide Feltrinelli-Microsoft.
Milano | Porta Volta – Cantiere Museo del Design
15 gennaio 2020
Come ben sappiamo la vecchia centrale Enel di Porta Volta vivrà una nuova vita. Il nuovo spazio di 5.135m² sarà pronto ad accogliere la nuova sede dell’ADI (Associazione di disegno industriale) e del Museo del design del Compasso d’Oro, il più prestigioso premio di design italiano e probabilmente al mondo, nato nel 1954.
Al centro del rinnovamento del complesso, si trova la vecchia palazzina in stile industriale di fine Ottocento utilizzato dai “Tram a Cavalli”, ma realizzato nel 1884 come Centrale Elettrica Edison, sarà destinato ad ospitare le attività no profit dell’Associazione per il disegno Industriale. Alcuni spazi dell’edificio, inoltre, saranno messi a disposizione del Comune, del Municipio 8 e altri enti e organismi partecipati dal Comune per l’organizzazione di eventi ed incontri aperti al quartiere e manifestazioni per la promozione e la diffusione della cultura del design e della grafica.
Milano | Porta Volta – Cantiere Parcheggio via Bramante e via Niccolini
13 gennaio 2020
A Porta Volta, in Piazzale Cimitero Monumentale, finalmente sono giunte le alberature nel giardinetto creato sopra il parcheggio sotterraneo realizzato dopo anni di lavori, tra via Bramante e via Niccolini.
Uno dei più lunghi cantieri aperti in questi anni, è senza alcun dubbio questo del parcheggio ipogeo in costruzione in via Bramante. Infatti i lavori di scavo, cominciati nel 2014, si arrestarono per diversi anni, dando l’impressione che ci saremmo trovati un “buco nero” nella zona per ancora chissà quanto tempo, e così è stato.
Per fortuna i lavori sono ripartiti alla grande nel luglio del 2017, dopo oltre due anni il cantiere è giunto quasi a conclusione.
RISULTATI QUESTIONARIO SUL QUARTIERE SARPI-BRAMANTE-CANONICA
Nei mesi da metà a marzo sino alla fine di giugno Vivisarpi ha svolto un’indagine sullo stato del quartiere mediante un questionario aperto sia a coloro che vivono in quartiere sia a coloro che lo frequentano più o meno assiduamente.
Il questionario voleva ricalcare quanto già fatto tre anni fa con un analogo questionario con lo scopo di verificare se era cambiata la percezione rispetto ad alcune problematiche proprie del quartiere.
Il questionario è stato aggiornato anche alla luce di nuovi cambiamenti avvenuti e in corso in questi tre anni e tuttora in progress, quali ad esempio:
• una marcata gentrificazione del quartiere con un progressivo insediamento di immobili di pregio che fanno prospettare un futuro cambiamento del tessuto sociale del quartiere;
• una repentina trasformazione della via Sarpi da via a vocazione commerciale in Street Food ove si susseguono quasi senza soluzione di continuità ristoranti etnici prevalentemente cinesi;
• una lenta ma significativa dismissione di esercizi commerciali all’ingrosso non sempre sostituiti da nuove attività commerciali, che lasciano dietro spazi vuoti a macchia di leopardo generando sensazioni di abbandono e degrado:
• la presenza in aree limitrofe al quartiere di centri di aggregazione culturale quali le “Piramidi” di Herzog con gli uffici della Fondazione Feltrinelli e della Microsoft e della Fabbrica del Vapore nella rinnovata concezione di eventi, centri che esercitano un’influenza non trascurabile nella riqualificazione di tutta la zona.
• A queste innovazioni si andranno sommarsi nel prossimo futuro l’apertura del Museo dell’Associazione del Design Industriale (ADI – Il compasso d’oro) nella ristrutturata ex stazione del Tram a cavalli, e la realizzazione della terza “Piramide” di Herzog nell’area ex Tamoil la dove il viale Montello sbocca sul Piazzale Baiamonti Quindi elementi sufficienti a testare nuovamente chi il quartiere lo vive per trarre elementi di riflessioni e spunti di azione.
Il questionario è stato lanciato e gestito solo via web utilizzando sia il sito web dell’Associazione Vivisarpi sia diversi “gruppi social” (Facebook) che gravitano sul quartiere (di cui quello denominato “Paolo Sarpi Social Street” che conta più di 8000 followers).
Nessuna copia cartacea è stata utilizzata.
54 erano i quesiti; il numero di coloro che hanno risposto sono stati 530 in linea con l’obiettivo che l’Associazione si era posta superando di circa cento unità il numero delle risposte del questionario precedente.
Molte domande erano a risposta univoca, ossia una sola opzione possibile (diagrammi a torta); molte erano a risposte multiple, ossia per ogni domanda potevano essere selezionate più opzioni (diagrammi a colonne): in questi casi le risposte totali risultano superiori al numero degli intervistati ma la percentuale di ogni singola opzione è riferita al numero totale degli intervistati: questo giustifica che la somma delle percentuali risultino superiori al 100%.
Come convivere con una comunità straniera
Alla fine del secolo scorso il quartiere Paolo Sarpi inizia a trasformarsi. Vecchi negozi e scantinati diventano magazzini all’ingrosso di merce dozzinale di provenienza cinese, stravolgendo il tessuto socio-economico del quartiere. La convivenza con la comunità cinese, pacifica per decenni, inizia a incrinarsi.
In questo contesto un gruppo di cittadini si attiva per evitare che la situazione degeneri
TAVOLA ROTONDA
LA GRANDE TRASFORMAZIONE DEL QUARTIERE SARPI
Jazz in Sarpi
13-14 settembre 2019
Due giorni di jazz con musica dall’ora dell’aperitivo a mezzanotte, 16 concerti, 4 palchi (Louis, Chet, Thelonious e Miles, in omaggio ai grandi del jazz), 50 musicisti coinvolti. Sono questi i numeri di Jazz In Sarpi, un evento diffuso (e gratuito) che promette di rendere ancor più vivace la strada preferita dagli amanti dello street food. Tra le proposte si va dal jazz di ispirazione newyorkese del quintetto I Am a Fish (venerdì 13 alle 18), ai Beatles rivisitati dal quartetto di Michelangelo Decorato con la voce di Monica Giuntoli (il 13 alle 21) al repertorio degli anni ruggenti dello swing proposto dalla Jazz Lag Orchestra (il 13 alle 21) a Nina Simone interpretata da Simona Severini (il 14 alle 21).
Dalla colazione alla cena: com’è mangiare nella Chinatown di Milano
2 maggio 2019
Questionario sul quartiere
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